Sbarcato da Malta, cresce in Sicilia:  vita clandestina di uno scimpanzé a rischio estinzione

Pubblicato il 1 dicembre 2025 alle ore 07:00

di Redazione

Uno scimpanzé appartenente ad una specie in via d'estinzione, Pan troglodytes, è stato sequestrato in un'abitazione privata nel siracusano.

Nell'ambito di un'operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo CITES di Catania, con il supporto della Stazione Carabinieri di Cassibile (SR) durante  un controllo presso la privata abitazione di un cittadino Maltese , l'esemplare è stato posto sotto sequestro come misura cautelare provvisoria mentre il proprietario dell'animale, di nazionalità maltese, residente in Italia è stato denunciato per maltrattamento di animali e detenzione illecita . 

L'animale, di circa tre anni e mezzo, acquistato sui mercati clandestini a Malta era detenuto a catena di due metri, condizioni non compatibili con la sua natura. Dopo le prime cure in Sicilia, il primate è stato trasferito al Bioparco di Roma.

Secondo quanto si apprende da un comunicato diffuso dai Carabinieri del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, lo scimpanzé rientra fra le specie pericolose per la salute e l’incolumità pubblica oltre a quelle ad alto rischio estinzione, tutelate dalla normativa CITES (convenzione sul commercio internazionale di specie selvatiche minacciate di estinzione).

L’animale era tenuto in condizioni incompatibili con la sua natura, come attestato dai veterinari, in quanto legato ad una catena di circa due metri che, oltre a costringerlo a comportamenti innaturali e stereotipati, si è poi dimostrato avergli procurato una gravissima lesione in prossimità dell’inguine.

Traffico illegale di specie protette 

Lo scimpanzé, per come dichiarato dal soggetto, era stato portato da Malta, dove era stato acquistato sui mercati clandestini. Ciò dimostra come sia ancora attuale il traffico di specie selvatiche, incluse quelle ad elevato rischio estinzione, prelevate in natura da bracconieri senza scrupoli per alimentare il mercato illecito rivolto al collezionismo e all’utilizzo improprio di primati come animali da compagnia, senza tenere conto della loro pericolosità, anche sotto il profilo sanitario legato a potenziali zoonosi. Inoltre i cuccioli, più appetibili per gli acquirenti, vengono strappati dalle cure delle proprie madri, nel loro ambiente naturale, con gravissimi impatti su popolazioni ridotte ormai a pochissimi esemplari.

Prime cure e trasferimento al Bioparco di Roma

Il primate, sottoposto a sequestro per i reati di maltrattamento e detenzione illecita, trattandosi di specie tutelata e pericolosa per la sicurezza e incolumità pubblica, è stato nell’immediatezza trasportato presso l’Ospedale Veterinario dell’Università di Messina, per le prime cure, e successivamente, con il supporto della Reparto Operativo del Raggruppamento Carabinieri CITES di Roma, trasferito presso il Bioparco di Roma, struttura autorizzata alla detenzione di queste specie, presso la quale sarà possibile avviare, attraverso un equipe di etologici esperti, un percorso di recupero per consentirne, in futuro, il necessario inserimento in un gruppo sociale di conspecifici.

Questa specie ha il corredo genetico che più si avvicina a quello degli esseri umani e gli esemplari vengono spesso allevati facendo loro assumere comportamenti innaturali, disabituandoli così alla vita selvatica. Per questo motivo, sarà purtroppo inverosimile che il giovane scimpanzé possa riadattarsi a vivere in libertà nel proprio ambiente naturale.

Nel corso della perquisizione-  concludono i Carabinieri- è stato inoltre rinvenuto anche un esemplare di pappagallo Ecletto (Eclectus roratus), anch’esso privo della prescritta documentazione CITES.

L’Arma dei Carabinieri invita a non acquistare esemplari selvatici di dubbia provenienza che alimentano un’offerta spesso gestita da vere e proprie reti di bracconieri, responsabili del declino di specie selvatiche, con fortissimo impatto sulla biodiversità. 

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