di Tania Amarugi
Secondo i dati ISTAT del 2024 (su anno 2023), l'incidenza della povertà assoluta a livello nazionale si attesta intorno al 9,7-9,8% della popolazione residente, un valore sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente ma che consolida un trend di crescita esponenziale nell'ultimo decennio.
Le famiglie coinvolte sono oltre 2,2 milioni, l'8,4% del totale. Dietro queste cifre si nascondono storie di difficoltà quotidiane, che colpiscono in modo trasversale diverse fasce della popolazione.
Il dato più critico riguarda i minori: oltre 1,2 milioni vivono in povertà assoluta, con un'incidenza che sfiora il 14%. La condizione economica del nucleo familiare ha un impatto determinante sul loro futuro e sulle loro opportunità.
Particolarmente vulnerabili sono le famiglie numerose, quelle con un basso titolo di studio e, in misura sproporzionata, le famiglie di stranieri (dove l'incidenza della povertà assoluta supera il 35%). Un altro fattore di rischio cruciale è l'abitazione: oltre la metà delle famiglie in povertà assoluta vive in affitto, gravata da costi che erodono il reddito disponibile.
La povertà si conferma un fenomeno con profonde radici geografiche. Sebbene l'incidenza percentuale sia maggiore nel Mezzogiorno (con il 10,2%), i numeri assoluti mostrano che il 44% dei poveri risiede in realtà nel Nord Italia. La crescita registrata al Nord-Ovest (dall'7,2% all'8%) indica che il problema si sta diffondendo anche in aree tradizionalmente più prospere.
Contrariamente a un'idea diffusa, la povertà non riguarda solo i disoccupati. Aumenta costantemente il numero dei cosiddetti "working poor", ovvero persone che, pur avendo un impiego, non guadagnano abbastanza per superare la soglia di povertà. Circa un lavoratore su sette rientra in questa categoria, in particolare operai e dipendenti a tempo determinato.
Le organizzazioni sociali, come Caritas Italiana e l'Alleanza contro la Povertà, sottolineano come la situazione si sia cronicizzata negli anni e chiedono interventi strutturali al governo, evidenziando che il divario tra ricchi e poveri continua ad allargarsi.
"La povertà assoluta è un fenomeno strutturale che richiede risposte complesse e non misure tampone", ha dichiarato un portavoce di Caritas. Anche altre organizzazioni, come Oxfam e Save the Children continuano a lanciare l'allarme, sottolineando la necessità di misure strutturali e non solo assistenziali.
L'Alleanza contro la Povertà in Italia chiede un dialogo serrato con le istituzioni per implementare politiche efficaci di contrasto, evidenziando come l'attuale situazione richieda interventi straordinari e un impegno congiunto per arginare l'emergenza sociale. La povertà non è solo un numero, ma una realtà quotidiana che coinvolge milioni di vite nel Paese.
I dati ISTAT sono un campanello d'allarme che richiede un'azione politica decisa per affrontare le radici profonde delle disuguaglianze e garantire un livello di vita dignitoso a tutti i residenti.
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