di Tania Amarugi
Il 2025 si chiude come l'anno della verità scientifica e dei documenti proibiti per il caso del Mostro di Firenze. Mentre la serie Netflix di Stefano Sollima scala le classifiche globali, le aule di giustizia e le commissioni d'inchiesta registrano scosse telluriche che minano le sentenze degli anni '90.
La notizia più dirompente dell'estate ha riguardato il delitto di Signa del 1968. Un esame del DNA ha stabilito che Natalino Mele, il bambino sopravvissuto all'eccidio della madre Barbara Locci e dell'amante Antonio Lo Bianco, non è figlio di Stefano Mele (condannato per il reato), ma di Giovanni Vinci. Questa scoperta riaccende con forza la "Pista Sarda", collegando geneticamente il primo omicidio della serie al clan dei fratelli Vinci. Suggerisce che il Mostro non sia nato da una follia solitaria, ma da dinamiche di clan familiari rimaste impunite per decenni.
A dicembre 2025, il caso ha subito una nuova accelerazione grazie ad Anna Maria Mazzari (Suor Elisabetta), l'assistente spirituale di Pietro Pacciani. Durante un'intervista al Pulp Podcast e ampiamente ripresa dai media sul mostro di Firenze, l'ex suora ha rivelato l'esistenza di un documento contenente una lista di otto nomi che farebbe riferimento a una vera e propria organizzazione criminale. Secondo Mazzari, Pacciani sarebbe stato solo un "incidente di percorso" in una struttura molto più ampia. Alcuni dei nomi citati porterebbero a figure legate alla comunità del Forteto, spingendo la Commissione Parlamentare d'inchiesta ad acquisire formalmente il documento il 12 dicembre 2025 per ulteriori accertamenti.
Le indagini proseguono anche sul fronte balistico con il rinvenimento di altre due pistole Beretta calibro 22 sulle quali sono in corso accertamenti per verificare la compatibilità con i proiettili repertati nei vari delitti.
Sul piano culturale, il rilascio della serie "Il Mostro" (22 ottobre 2025) ha riportato il caso all'attenzione internazionale, focalizzandosi sulla ricostruzione storica delle ipocrisie sociali che hanno ostacolato la risoluzione del caso.
Oggi, 29 dicembre 2025, il labirinto del Mostro appare più che mai un intreccio tra vecchi segreti di clan e nuove evidenze scientifiche che attendono una sintesi definitiva dalla magistratura fiorentina.
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