di Massimo Gervasi
A pochi giorni dalla scadenza del 15 novembre, il referendum per rivedere l’assetto sanitario della Toscana è ancora in corsa. Lo conferma il promotore, dottor Giuseppe Ricci.
“Purtroppo non abbiamo ancora raggiunto le 30.000 firme sperate, ne mancano circa 7.000. Attualmente abbiamo 5-6 comitati in Toscana impegnati nella raccolta e confidiamo di raggiungere l’obiettivo entro fine mese o i primi di novembre.”
L’iniziativa mira a superare il sistema delle “Asl di area vasta”, introdotto negli ultimi anni e ritenuto da molti cittadini e operatori sanitari una riforma fallimentare.
Secondo Ricci, infatti, la centralizzazione avrebbe generato disservizi e maggiori spostamenti per i pazienti, costretti a curarsi lontano dalla propria provincia:
“Chiediamo il ritorno alla Asl provinciale – spiega – per restituire autonomia ai territori. Le risorse devono essere distribuite da Firenze ad Arezzo, ma deve essere Arezzo a decidere come e dove investirle.”
Con il traguardo delle 30.000 firme, la Regione Toscana sarà obbligata a discutere il quesito referendario, aprendo la strada a una possibile riforma della sanità territoriale.
Ultimi Articoli pubblicati
Italia povera, Istat: un minore su sette in povertà assoluta
di Tania Amarugi
Captain Fantastic nei boschi di Chieti: gli assistenti sociali preferiscono far vivere i bambini nel cemento
di Carlotta Degl'Innocenti
Contratto Sanità, 172 euro lordi per chi tiene in piedi la sanità: l’ennesima beffa ai danni di chi cura l’Italia
di Massimo Gervasi
Giustizia, separazione delle carriere e vecchi fantasmi: la riforma che non serve ai cittadini
di Massimo Gervasi
Vinchiaturo (Campobasso) pensionata subisce una truffa: dopo la denuncia arrivano le vessazioni
Servizio di Lorenzo Mancineschi - Riprese a cura di Riccardo Mansi
Guerre dimenticate: Sudan
di Alessio Colletti
Aggiungi commento
Commenti