Allarme Telefono Azzurro: con l'avvento dell'IA le foto dei figli a scuola sono un nuovo rischio di pedopornografia

Pubblicato il 15 settembre 2025 alle ore 22:13

di Redazione

Come ogni anno, al rientro scolastico, torna il fatidico momento per un genitore di vedere il proprio figlio solcare l’ingresso del primo anno di un percorso di studi che lo accompagnerà per una buona parte della vita.

Un momento importante come la materna, la prima elementare o la prima media che, in epoca social, si trasforma presto in una passerella per scatti fotografici per immortalare quel ricordo e condividerlo con gli amici.

Purtroppo, si tende a dimenticare il rischio al quale vengono esposti i minorenni condividendo le loro fotografie online.

A lanciare l'allarme, Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro: "Non è difficile da credere che quegli stessi scatti faranno il giro del mondo, e che potranno essere a disposizione di miliardi di persone e, inesorabilmente, anche di mostri. Mostri pronti a utilizzare quelle immagini per generare, attraverso l'intelligenza artificiale, materiale pedopornografico da distribuire sui mercati internazionali, trasformandoli, a loro insaputa in pedoporno-attori”.

L'IA nuovo rischio per le foto dei minori sui social

Con l’avanzare dell'intelligenza artificiale, le minacce si sono evolute. Le immagini condivise online possono essere usate per creare materiale pedopornografico, trasformando i minori, a loro insaputa, in vittime di un sistema criminale.

A questo si aggiunge che quelle foto possono aiutare alcuni malintenzionati a rintracciare il luogo in cui sono i minori. “

Spesso poi non si pensa che quelle stesse foto, o quegli stessi video, possono consentire a quei mostri di presentarsi direttamente a scuola dai ragazzi, o di intercettarli online per adescarli”, rilancia Caffo, ricordando che Telefono Azzurro, in questa rivoluzione digitale continuerà a sensibilizzare “su tutto quello che riguarda la protezione dei dati personali nel digitale per dotare dei giusti strumenti critici sia i genitori sia gli stessi ragazzi".

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