L'omicidio di Charlie Kirk: tra politica e depistaggio

Pubblicato il 15 settembre 2025 alle ore 07:00

di Redazione

La morte di Charlie Kirk, fondatore dell'organizzazione conservatrice "Turning Point USA," ha scosso gli Stati Uniti e la comunità internazionale. Ucciso a soli 32 anni durante un comizio alla Utah Valley University, il suo assassinio solleva numerosi interrogativi su possibili depistaggi politici.

Poche ore dopo l'omicidio, il presidente americano Donald Trump, su X ha annunciato il decesso di Kirk: "Il grande e persino leggendario Charlie Kirk è morto. Nessuno capiva e si preoccupava della gioventù negli Stati Uniti d'America meglio di Charlie. Tutti lo amavano e lo ammiravano, soprattutto io, e ora non è più con noi. Melania ed io esprimiamo le nostre condoglianze alla sua splendida moglie Erika e alla sua famiglia. Charlie, ti vogliamo bene!". Mentre sulla pagina ufficiale della Casa Bianca è apparso un post con la scritta: "I democratici sono per la criminalità." Un commento, che ha immediatamente alimentato le tensioni politiche. Anche la premier italiana Giorgia Meloni si è sentita di commentare l'accaduto, definendo l'omicidio un "omicidio atroce, una ferita profonda per la democrazia e per chi crede nella libertà," e ha espresso il suo cordoglio alla famiglia di Kirk e alla comunità conservatrice americana.

Chi era Charlie Kirk?

Nel 2012, all'età di 18 anni, Charlie Kirk ha fondato Turning Point USA, un'organizzazione no-profit volta a promuovere idee conservatrici. Fin da subito, Kirk ha costruito la sua influenza grazie al sostegno di donatori israeliani, diventando un alleato di Israele negli Stati Uniti e un sostenitore di rilievo del presidente Donald Trump e del movimento MAGA (Make America Great Again).

Tuttavia, dopo l’offensiva di Israele su Gaza e le tensioni recenti tra Israele e Iran avevano portato Kirk a prendere le distanze da Israele. Secondo alcune fonti anonime, questo dissenso avrebbe causato uno scontro acceso con Trump, che in una telefonata animata avrebbe ricevuto da Kirk il consiglio di non bombardare l'Iran. Kirk, infatti, aveva anche rifiutato una donazione da parte dell'amministrazione israeliana di Netanyahu, vedendola come un tentativo di "zittirlo."

Chi ha ucciso Kirk?

L'omicidio è avvenuto durante il comizio politico di Kirk, quando alcuni testimoni, dopo una ventina di minuti dall’inizio dell’incontro hanno riferito di aver sentito degli spari provenire da un edificio vicino. I video diffusi in rete mostrano Kirk cadere dopo essere stato colpito al collo. Nonostante i tentativi di soccorso della sua squadra di sicurezza, il giovane attivista è deceduto poco dopo.

A poche ore dall'assassinio, l'FBI di Salt Lake City ha identificato un sospettato: Tyler Robinson, un 22enne di ideologie di estrema sinistra. Secondo i media locali, Robinson sarebbe stato denunciato dal padre stesso, al quale avrebbe confessato il delitto.

Le prime ipotesi sul movente indicano che le critiche di Kirk contro la comunità transgender avrebbero spinto Robinson all'azione. Il quotidiano Wall Street Journal ha riportato che il fucile utilizzato era caricato con proiettili incisi con simboli radicali transgender e antifascisti, inclusa la scritta "Bella Ciao."

Depistaggio e scenari politici 

L'efficacia del colpo e i dettagli simbolici sui proiettili hanno fatto nascere dubbi sulla reale dinamica dell'omicidio. Alcune ipotesi suggeriscono che l'azione potrebbe essere stata un tentativo di depistaggio, inscenato per incolpare la sinistra e favorire il movimento conservatore. La perfetta esecuzione del piano sembra, infatti, sproporzionata per un giovane senza esperienza criminale.

L'omicidio potrebbe essere stato un avvertimento diretto a Donald Trump e un segnale per la comunità conservatrice, data la recente presa di distanza di Kirk da Israele.

La crescente popolarità di Kirk avrebbe potuto inoltre rappresentare una minaccia per le spaccature interne al partito repubblicano.

Infine, tra le ipotesi, la morte di Kirk, trasformato in martire, rafforzando ulteriormente il movimento MAGA pone delle riflessioni su chi effettivamente trarrà beneficio da questa tragedia. 

Le dichiarazioni della vedova

Subito dopo la morte del marito, la vedova Erika Kirk ha pubblicato un versetto della Bibbia e ha lanciato un appello alla comunità conservatrice. "I malfattori responsabili dell'assassinio di mio marito non hanno idea di quello che hanno fatto, del fuoco acceso in questa moglie" ha scritto in un post che è diventato rapidamente virale. 

Parole che hanno già trasformato Erika Kirk una nuova eroina del movimento MAGA.

Secondo Erika Kirk, gli assassini hanno ucciso suo marito perché "predicava un messaggio di patriottismo, fede e amore misericordioso di Dio negli Stati Uniti." 

Di certo, i messaggi di Kirk trasformato in un martire, sono piuttosto controverse soprattutto per molte sue dichiarazioni estremiste contro l’aborto e i trans o con sfondo razziale. Come quando criticò Michelle Obama sostenendo che "un donna di colore ha un cervello inferiore a quello di una donna bianca” oppure dichiarando di che “le condanne a morte dovrebbero essere pubbliche, veloci, trasmesse in televisione. Penso che a una certa età sarebbe anche un’iniziazione”.

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