di Carlotta Degl'Innocenti
Di fronte alle numerose richieste è stata istituita nel 2024 la Commissione parlamentare di inchiesta sul Covid-19, un organismo bicamerale, composto da 30 membri, con il compito di accertare l'efficacia, la tempestività e la resilienza delle misure adottate durante l'emergenza sanitaria, analizzando tra gli altri aspetti il mancato aggiornamento del Piano pandemico e le attività della Task force/CTS ma anche gli effetti e i danni da vaccini.
A distanza di un anno dall’inizio delle audizioni, i media mainstream continuano ad ignorare quello che emerge dalle audizioni della Commissione Covid lasciando ben poco spazio alle dichiarazioni spesso imbarazzanti e contraddittorie sui fatti e le conseguenze della gestione dell’emergenza pandemica e delle sue conseguenze sia sulla salute dei cittadini - sui problemi e i presunti danni causati dalla campagna vaccinale- sulla chiusura delle attività e la perdita del lavoro.
Nella prima fase delle audizioni, come da calendario dei lavori sono stati ascoltati parenti delle vittime, i sindacati per i lavoratori e infine, quest’anno si è arrivati ad ascoltare gli esperti e alcuni rappresentanti del comitato tecnico scientifico.
La Commissione si è inizialmente concentrata sul tema delle mascherine contraffatte e l'adozione del protocollo "Tachipirina e vigile attesa". In audizione, l'ex CTS Franco Locatelli è stato incalzato sulle cure domiciliari, con l'accusa di aver ignorato studi che sconsigliavano il paracetamolo per il Covid mentre tra le dichiarazioni più eclatanti emerge quella dell'ex membro del CTS Giovanni Rezza che ha attribuito ai politici la responsabilità dell'obbligo vaccinale.
Le audizioni della Commissione Covid
Proprio a ridosso di Natale, non possiamo non ricordare il famoso jingle natalizio di Matteo Bassetti, Andrea Crisanti e Fabrizio Pregliasco: "Sì sì Vax" sulle note di Jingle Bells , diffuso nel dicembre 2021, che riassume perfettamente il delirante periodo in cui emeriti professori si sono ridicolizzati per fomentare la campagna vaccinale e questo, soprattutto all’indomani delle recenti dichiarazioni di questi stessi esperti in sede di audizione che hanno addirittura rinnegato quanto sostenuto per obbligare i cittadini alla vaccinazione.
Bassetti denunciato per conflitto d'interessi
Dopo l'audizione del 17 novembre, il professore Bassetti è stato denunciato dall’’Associazione AsSIS-Associazione di Studi e Informazione sulla Salute per conflitto di interessi e violazione dell’obbligo di astensione: “nell’audizione del 17 novembre presso il Parlamento Italiano (Commissione Covid), Bassetti ha ammesso a voce che i pagamenti ricevuti dalle aziende farmaceutiche sono “parte del suo lavoro”. Questa dichiarazione trasforma il conflitto da questione etica a violazione formale della Legge 241/90 (incompatibilità)”.
A questo si aggiunge l’imbarazzante dichiarazione di Bassetti per cui il 50% delle morti segnalate come “morti da covid” sono in realtà morti per altre patologie: Credo che almeno il 50% dei morti catalogati come Covid non erano morti per il Covid, ma con il Covid. Certamente abbiamo avuto una sovrastima dei decessi Covid, rispetto ad altri Paesi. Il tamponificio che abbiamo avuto in Italia non lo ha mai avuto nessuno ed è evidente che questo aumenta la mortalità per Covid - prosegue Bassetti, ammettendo che- Abbiamo sbagliato a contare i decessi, anche chi aveva un infarto con un tampone positivo veniva registrato come morto per Covid.
In sede di Commissione, il professore Bassetti è stato ascoltato in qualità di Direttore Clinica Malattie infettive San Martino, della Regione Liguria e non certo come Comitato tecnico scientifico. Chi ha dato così tanto potere al professore Bassetti?
Il “virostar” ha infatti tirato in ballo il famoso CTS: Noi clinici non siamo mai stati contattati dal Cts e dal Ministero della Salute, c’era proprio uno scollamento forte. Il primo CTS era molto poco clinico, ma molto romano-centrico, rilanciando che In quel periodo si sono incanalati una serie di errori un po' da parte di tutti perché le informazioni che arrivavano non erano del tutto veritiere. In questo forse una responsabilità ce l’ha avuta anche l’OMS, perché doveva andare sul posto e vedere quale era la situazione.
Zaccardi, ex capo di gabinetto di Speranza
Era molto attesa la seconda audizione di Goffredo Zaccardi, ex capo di gabinetto di Roberto Speranza, durante la pandemia. Il suo ruolo nel mancato aggiornamento del Piano pandemico, sul quale ha indagato la Procura di Bergamo, si scontra con l’ex Dg della Prevenzione Ranieri Guerra. Zaccardi ha sollevato un dibattito smentendo la narrazione ufficiale dell'allora Ministro della Salute, che sosteneva la scelta di non attivare il Piano pandemico 2006 fosse tecnica. Zaccardi ha confermato che la mancata attuazione fu una decisione politica, giustificata dalla presunta assenza di un piano operativo dettagliato da parte degli enti locali. L'ex capo Gabinetto ha anche preso le distanze da Speranza riguardo a presunti contatti diretti con l'Oms. L’ex numero 2 dell’Oms Guerra ha infatti sostenuto che la catena di comando era politica e che il ministero della Salute rispondeva solo dopo il via libera del gabinetto, che decideva tempi e modi.
Domande irrisolte
Perché dare spazio e spettacolarizzare un Bassetti o un Crisanti e non un professore come Giuseppe de Donno, all'epoca primario di Pneumologia dell'Ospedale Carlo Poma di Mantova, che aveva individuato una terapia al plasma arrivando a salvare oltre il 90% dei suoi pazienti? A distanza di sei mesi dalla strana morte di De Donno, avvenuta nel luglio del 2021, una società farmaceutica iniziò a commercializzare pillole al plasma come terapia per curare il Covid, con prezzi proibitivi laddove la cura di De Donno costava neanche 100 euro a paziente.
Negli anni, si è scoperto che i medici venivano rimborsati per i vaccini somministrati e che gli ospedali ricevevano contributi maggiorati per i pazienti covid. Ovvero, conveniva segnalare un paziente covid per ricevere rimborsi dallo Stato.
Ci si chiede a chi ha giovato dare così tanto spazio a queste figure trasformate in paladini salvatori. Nessuno ha mai evidenziato chi fossero e a che titolo parlavano a milioni di cittadini. In questo bel panorama potremmo citare lo stesso Andrea Crisanti non in elenco per le audizioni della Commissione Covid ma che ha avuto un ruolo centrale nella comunicazione vaccinale. Il professore Crisanti ha ricevuto milioni di euro dalla Fondazione Melinda e Bill Gates per avviare a Terni un laboratorio di sperimentazione sulle zanzare e testare malattie trasmissibili e come contrastarle, come la malaria: un laboratorio in cui le zanzare sono modificate geneticamente. Ovviamente, anche in questo caso, si potrebbe parlare di palesi conflitti d’interesse, considerando gli investimenti del magnate Gates nel business dei vaccini, denunciato ad esempio in India dove, nel 2020, il cofondatore di Microsoft strinse una partnership con il Serum Institute of India per accelerare il processo di produzione e distribuzione dei vaccini Covishield (Oxford-AstraZeneca). Gates fu richiamato dall'Alta Corte di Bombay a risarcire la figlia di una donna morta a causa degli effetti collaterali del Covishield.
Dall’euforia di una catastrofe imminente all’insegna dell’IT Alert, all’Andrà tutto bene, i canti e i balletti negli ospedali o sui balconi, le rivelazioni delle audizioni mostrano un tutt’altro volto a cominciare dai famosi camion militari di Bergamo impiegati per trasportare i morti da covid -che fecero piombare l'Italia in una dimensione surreale- ma che in realtà trasportarono una bara ciascuno. Chi ha operato questa spettacolarizzazione? Perché?
I grandi assenti in Commissione Covid
Quello che possiamo notare sono i grandi assenti come Vittorio Colao. Lo ricordiamo mentre l’Italia era sprofondata nell’isolamento più totale, dal suo appartamento londinese, mentre si collegava in streaming sui media, dettando leggi in Italia, in qualità di responsabile della task force del Comitato tecnico scientifico. Una pantomima che rievocava la figura di un Guido Bertolaso a Capo della Protezione Civile italiana durante il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009, epoca in cui, vennero sperimentati i primi decreti di emergenza con i quali bypassare gli iter parlamentari e avere a disposizioni ingenti somme di denaro pubblico da movimentare.
Quello che emerge è quanto sia stata pilotata la pandemia per finanziare strumenti spesso inutili e inefficaci come le mascherine, lo spreco dei banchi di scuola con le rotelle oppure gli stessi vaccini, alcuni dei quali furono tolti dal commercio perché avevano gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini. E mentre si applaudiva dai balconi e si alimentava il clima di terrore, migliaia di cittadini si opponevano e venivano marchiati come "bestie di Satana".
Il 15 ottobre ha segnato una data funesta. Nel giorno dell’entrata in vigore del famigerato GreenPass, i portuali di Trieste e migliaia di cittadini furono spazzati via con gli idranti mentre protestavano contro il green pass vaccinale che faceva sì che chi non era vaccinato non poteva lavorare. Gli Italiani li lasciarono soli, non s'indignarono.
Il vero potere non è ostentato ma opera nell'ombra. E allora questo potere perché opera e per conto di chi?
Le sentenze e il panorama internazionale
Molte famiglie delle vittime hanno denunciato i danni da vaccino. Adolescenti e giovani teenager trovati morti nelle loro camere all'indomani dalla somministrazione del vaccino. Malori improvvisi, aumento di cardiopatie nei giovani, miocarditi o malattie neurodegenerative.
La stampa silenzia i ricorsi presentati dalle famiglie delle vittime molte delle quali hanno ottenuto un'amara giustizia con sentenze che riconoscono i danni da vaccino. Lo scorso 26 settembre, il Tribunale civile di Asti ha riconosciuto con sentenza di primo grado “il nesso di causa” tra la vaccinazione e un grave danno neurologico per cui il Ministero della Salute è stato condannato al riconoscimento del legame.
Per presentare un ricorso, la Corte Costituzionale, sent. n. 35/2023, ha chiarito che il termine triennale inizia a decorrere dal momento in cui il danneggiato ha piena consapevolezza non solo del danno, ma anche della sua indennizzabilità. Ovvero, le vittime hanno tre anni di tempo per presentare un ricorso sui danni da vaccino dal momento in cui si può dimostrare il nesso.
A Genova, un uomo di 37 anni che riportò gravi danni a seguito della somministrazione del vaccino Astrazeneca - una piastrinopenia immunomediata- vinse il ricorso presentato con Codacons proprio lo stesso anno in cui Astrazeneca ritirò mondialmente il suo vaccino contro il Covid-19.
Sono numerose le sentenze che negli ultimi anni hanno confermato il nesso dei danni dalla vaccinazione covid eppure non fanno scandalo.
Lo stesso per il risarcimento della sospensione dal lavoro. Nel 2023, il Tribunale di Firenze – Sez. II Civ. – Sent. del 20/11/2023 ha riconosciuto discriminatoria la sospensione da Covid, riconoscendo il risarcimento e la restituzione della retribuzione, specificando che la lavoratrice “si è vista all’improvviso privata dell’unica forma di reddito che le consentiva di vivere”.
Il regista indipendente, Paolo Cassina
In Italia, il regista indipendente, Paolo Cassina ha toccato temi scomodi realizzando due documentari. il primo, "Invisibili" sul tema degli effetti avversi del vaccino e "Non è andato tutto bene" nel quale il regista ha tentato di ricostruire i tre anni di pandemia, con il contributo di tre giornaliste Angela Camuso, Marianna Camè e Tiziana Alterio, ripercorrendo argomenti spesso messi a tacere come il tema dei protocolli sbagliati e delle cure domiciliari negate, dell’inefficacia dei tamponi e degli obblighi vaccinali, dell’introduzione del Green Pass e dei movimenti di protesta che ne sono scaturiti, fino alla gravità delle reazioni avverse da “vaccino” con le testimonianze di numerosi cittadini.
La lotta di Kennedy negli Stati Uniti
Nel panorama internazionale sono numerosi ormai le ricerche e gli studi sugli effetti di questi nuovi vaccini a Mrna e i nessi con malattie neurodegenerative, malattie immunosuppressive, coaguli del sangue, aborti ecc.
Nel 2022, la Corte suprema Usa bocciò l'obbligo vaccino o di test anti Covid introdotto a livello nazionale dall'allora amministrazione Biden per le grandi aziende (con oltre 100 dipendenti), lasciandolo solo per certi operatori sanitari.
Mentre recentemente, nel mese di settembre di quest'anno, la Florida ha annunciato di voler abolire tutti gli obblighi vaccinali.
Negli Stati Uniti, Robert Kennedy attuale segretario della Salute americana ha condotto negli anni della pandemia una dura lotta contro la campagna vaccinale mettendo in dubbio l’utilità o la sicurezza dei vaccini. Dal suo insediamento, sotto la presidenza Trump ha limitato le capacità dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l’agenzia federale che si occupa di salute pubblica e nel mese di agosto ha anche tagliato 500 milioni di dollari (circa 430 milioni di euro) di fondi federali per lo sviluppo di vaccini a mRNA, basati sul sistema del vaccino impiegato per il covid. Inoltre, ha annunciato che i vaccini per il Covid non saranno più consigliati per i bambini in salute e le donne incinte.
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