di Rita Bruno
Nel mondo, le statistiche sugli abusi sui minori sono molto preoccupanti. Secondo l'Unicef circa 90 milioni di ragazzi e ragazze nel mondo hanno subito abusi sessuali. In Europa si stima che 55 milioni di bambini subiscono abusi con una prevalenza del 36,1% di abuso psicologico.
In Europa, secondo uno studio condotto dall'Istituto di ricerca scozzese Childlight rivela che in 33 paesi europei 1 bambino su 15 è stato vittima di stupro o violenza sessuale in particolare e circa il 4,7% riferisce di aver subito uno stupro prima dei 18 anni, invece il 7,4% una violenza sessuale. L'incidenza è più alta tra le ragazze che tra i ragazzi e le violenze si verificano spesso all'interno della famiglia, diversi minorenni hanno subito aggressione da parte di un membro della famiglia prima della maggiore età.
Violenze sui minori in Europa
Tra i paesi esaminati, i Paesi Bassi registrano il più alto numero di casi di violenza sessuale, con un totale di 5.819 eventi. Le piattaforme web ospitate dai Paesi Bassi sono state responsabili di ben il 60% delle segnalazioni di materiale pedopornografico.
Nel 2024 il senato della nazione Europea ha approvato una nuova legge che impone alle società di hosting - aziende che forniscono spazio sui server - di rimuovere dai server il materiale pedopornografico on-line, l'Eradication of Online Child Pornographic Material Act. La concentrazione di infrastrutture digitali avanzate e la presenza di numerosi nodi di scambio dati rendono i Paesi Bassi un luogo particolarmente attraente per le attività online, comprese quelle illegali. Di conseguenza, il paese si trova a dover affrontare sfide significative nella lotta contro la criminalità online, in particolare quella che coinvolge i minori. La mancanza di cancellazione di tali contenuti può comportare una multa fino al 10% del fatturato dell'azienda in caso di ripetute violazioni.
Nel 2025 la polizia olandese ha preso parte a due massicce operazioni contro gli abusi sessuali su minori on-line. La prima contro i contenuti sessuali generati dall'Intelligenza Artificiale, la seconda invece è volta a eliminare kidflix, piattaforma pedofila con quasi 2 milioni di utenti.
Il Regno Unito, invece, risulta essere il luogo principale per lo sfruttamento e l'abuso sessuale di minori facilitato dalla tecnologia, un fenomeno in rapida espansione.
L'Irlanda si distingue per il maggior numero di casi di sfruttamento sessuale commerciale offline, con 227 casi segnalati. Preoccupante è anche la tendenza in aumento di questo fenomeno online, che richiede un'attenzione immediata e una risposta coordinata a livello nazionale e internazionale. È fondamentale lavorare insieme per proteggere i minori e combattere la violenza sessuale in tutte le sue forme.
Violenze sui minori in Italia: dati allarmanti
Sono 401.766 i bambini e i ragazzi presi in carico dai servizi sociali in Italia e 77.493 dei quali sono vittime di maltrattamento. Questi dati emergono da un'indagine del 2021 Nazionale richiesta dall'AGIA (Autorità Garante infanzia e <dolescenza) sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia condotta da Terre des Hommes (organizzazione per i diritti umani) e CISMAI (coordinamento italiano servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia).
- Bambine e ragazze sono 201 su 1000 ad essere prese in carico per maltrattamento, contro 186 maschi -
Forme di maltrattamento più diffuse
Patologia delle cure o neglect di cui è vittima il 40,7 % dei minorenni in carico ai servizi sociali, è la forma più comune di maltrattamento (incuria, discuria, ipercura). Riferito a situazioni in cui un genitore o un caregiver non fornisce le cure necessarie per il benessere fisico, emotivo o psicologico di un minore.
Include negligenza, non fornire cibo, acqua, riparo, igiene o cure mediche adeguate, mostrando anche inadeguatezza genitoriale non fornendo un ambiente sicuro, stabile e stimolante per lo sviluppo del minore come la mancanza di supervisione non monitorando adeguatamente le attività del minore, esponendolo a rischi o pericoli.
La patologia delle cure può avere gravi conseguenze per lo sviluppo fisico, emotivo e psicologico del minore.
È importante riconoscere i segni di questo tipo di maltrattamento e intervenire tempestivamente per proteggere il minore.
Violenza assistita: con il 32,4%, trattasi di minore esposto a episodi di violenza fisica, verbale o psicologica tra adulti, spesso all'interno della famiglia o della coppia genitoriale. Questo tipo di esperienza può avere un impatto significativo sullo sviluppo emotivo e psicologico del minore. La violenza assistita può comprendere la testimonianza diretta dove il minore vede o sente direttamente gli episodi di violenza tra adulti. Oppure, il minore subisce le conseguenze indirette della violenza, ad esempio, vedendo le ferite di uno dei genitori o sentendosi ansioso o spaventato.
La violenza assistita può avere effetti negativi sulla salute mentale e sul benessere del minore, come ansia e stress, il minore può sentirsi costantemente in allerta e ansioso.
Il minore può manifestare comportamenti aggressivi o ritirati, difficoltà di apprendimento. La violenza assistita può influire sulla capacità del minore di concentrarsi e apprendere.
Necessario riconoscere la violenza assistita come altra forma di maltrattamento e fornire supporto.
Maltrattamento psicologico - Il 14,1 % dei minorenni è vittima di maltrattamento psicologico, facendo riferimento a comportamenti o azioni che possono danneggiare lo sviluppo emotivo, psicologico o sociale di un minore. Questo tipo di maltrattamento può includere l'abuso verbale come insulti, critiche costruttive, umiliazioni o minacce. Limitare le interazioni sociali del minore o impedirgli di avere contatti con amici o familiari è abuso.
La manipolazione utilizzando tattiche di controllo o coercizione per influenzare il comportamento del minore. Rifiutare o ritirare l'affetto o l'approvazione in modo costante comprova altro tipo di abuso. Infine,
non rispondere ai bisogni emotivi del minore o non fornire supporto emotivo.
Il maltrattamento psicologico può avere effetti a lungo termine sulla salute mentale e sul benessere del minore, come la bassa autostima, ansia e depressione il minore può manifestare sintomi di ansia o depressione causando difficoltà nelle relazioni sane e significative.
Il maltrattamento psicologico richiede intervento tempestivo per proteggere il minore.
Maltrattamento fisico- Il maltrattamento fisico registra il 9,6 % dei casi e infine l'abuso sessuale il 3,5%. Si riferisce a qualsiasi forma di violenza fisica nei confronti di un minore, che può causare lesioni fisiche o danni alla salute come percosse, schiaffi, pugni, calci o altre forme di violenza fisica, fratture, contusioni, ustioni o altre lesioni. Oltre a abuso fisico grave come lesioni severe che possono mettere in pericolo la vita del minore.
L'abuso sessuale - Si riferisce a qualsiasi forma di contatto o comportamento sessuale nei confronti di un minore, che può includere: contatto fisico come toccamenti sessuali, rapporti sessuali o altre forme di contatto fisico sessuale.
Si parla inoltre di sfruttamento sessuale di minore per scopi sessuali, come la produzione di materiale pedopornografico.
Abuso sessuale online- Per ultimo non meno importante è l'abuso sessuale online come adescamento online, sextortion o altre forme di abuso sessuale che coinvolgono la tecnologia oltre al cyberbullismo.
Segnalazione tempestiva per abuso sui minori
Importante è la segnalazione tempestiva alle autorità competenti al minimo sospetto di maltrattamento o abuso di un minore, le conseguenze possono essere devastanti per quanto riguarda la sua salute fisica e mentale, influendo negativamente sulla capacità di relazionarsi con le persone oltre a pensare ad una vita felice.
- Ogni 1000 bambini vittime di maltrattamento, 7 sono gli italiani contro 23 stranieri -
Secondo l'indagine nazionale sul maltrattamento di bambini adolescenti, i minorenni vittime di maltrattamento multiplo sono il 40,7 % e nel 91,4% dei casi il maltrattante afferisce alla sfera familiare dunque genitori, parenti stretti, amici dei genitori ...
Chat Control
Trattasi del Regolamento UE 2021/1232, noto anche come chat control che deroga temporaneamente ad alcune disposizioni in materia di trattamento dei dati personali della direttiva 2002/58/CE riguardanti l'uso di tecnologia da parte dei prestatori di servizio di comunicazione interpersonale.
Il Regolamento (UE) 2021/1232 consente ai provider di servizi di comunicazione interpersonale di effettuare controlli sistematici e massivi delle chat private per contrastare gli abusi sessuali online sui minori. Questa deroga alla Direttiva Privacy è stata introdotta per tutelare i minori, ma solleva preoccupazioni sulla privacy degli utenti. Il regolamento approvato nel 2021 doveva scadere dopo tre anni, ma una nuova normativa specifica non è stata ancora concordata dal legislatore europeo e dai governi nazionali. Pertanto resteranno in vigore fino al 2026 le misure contro gli abusi sessuali online su minori che sarebbero scadute il prossimo 3 agosto. Lo ha deliberato il Parlamento Europeo lo scorso 10 aprile 2025, prorogando fino al 3 aprile 2026 l'attuale nero deroga alla legislazione sulla privacy.
Perseguibili i responsabili a distanza di anni?
Il tempo non cancella. Non esiste scadenza nel dolore della vittima. Un terzo dei bambini abusati non confesserà mai a nessuno, chi per i sensi di colpa, altri per la vergogna e ancora, chi teme di non essere creduto e invece c'è chi non si rende neppure conto di aver subito un abuso.
Un trauma che porterà a vita. Nessuna comfort zone per gli abusatori di minori.
La recente modifica del Codice penale estende i termini di prescrizione per reati gravi commessi contro i minori. Invece di partire dal momento del fatto il calcolo della prescrizione decorre solo dopo il compimento del trentesimo anno di età della vittima. Questa è una modifica sostanziale rispetto alla regola attuale che prevede l'inizio del conteggio dei 30 anni della vittima. Prima della modifica invece i reati commessi su minori avevano termini di prescrizione che si calcolavano dall'età in cui i fatti erano avvenuti. La differenza è notevole.
Ci sono strategie per portare a una soluzione ?
Promuovere campagne informative per educare il pubblico su quali possono essere i rischi di abuso e sfruttamento sessuale sui minori. Sicuramente occorre supporto psicologico e legale per le vittime di abuso sessuale con la garanzia di un ambiente sicuro e confidenziale. Offrire formazione e aggiornamento specifici per i professionisti che lavorano con i minori proprio per riconoscere e rispondere adeguatamente agli abusi sessuali. Sicuramente rafforzare la collaborazione tra le autorità di diversi paesi per condividere informazioni e coordinare delle indagini a livello transnazionale. Sarebbe interessante condurre ricerche per capire al meglio i fattori di rischio e le dinamiche degli abusi sessuali sui minori in modo da sviluppare strategie di prevenzione efficaci. Per trovare soluzioni l'impegno sicuramente è collettivo da parte di governi, di organizzazioni non governative, associazioni e società civile.
Come rendersi utili. Chiunque constati una situazione di mancanza di protezione o di rischio di violenza nei confronti di un minore ha il dovere di denunciare all'autorità competente. Se i fatti dovessero costituire reato, la denuncia può essere presentata alle Forze dell'ordine, agli organi di sicurezza dello Stato, alla Procura della Repubblica o all'autorità giudiziaria. Agire con prontezza per garantire la sicurezza e il benessere del minore è un dovere morale per tutti.
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